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Pittore per vocazione, smette di dipingere appena ventenne, in una tormentata notte d’estate, senza mai comprenderne la ragione. Sognatore visionario, romanticamente disprezza tutto ciò che rende l’uomo vittima del potere, nella sua forma più barbara, violenta e subdola. Nel tentativo di fermare l’immagine, lotta con l’angheria del tempo, nella vana utopia di poter afferrare il senso dell’essere.