cronacadiunesilio

Cronaca di un esilio

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Il 2 settembre 1938 Maurizio Pincherle, ordinario di Clinica pediatrica all’Università di Bologna, inizia ad annotare in un diario gli avvenimenti della sua famiglia. Il figlio Leo, una delle menti migliori della Fisica del tempo, viene sospeso dall’insegnamento e pochi giorni dopo egli stesso viene allontanato dalla clinica, espulso dall’Albo dei medici e costretto a lasciare la cattedra in seguito all’entrata in vigore delle leggi razziali. Alla privazione di fondamentali diritti civili segue un progressivo e inesorabile allontanamento dalla comunità scientifica, dal mondo accademico e dalla società che, come per molti ebrei, avrebbe dovuto culminare nella soppressione fisica. Ma un inaspettato colpo di scena cambia il destino della famiglia: il maresciallo dei carabinieri di Palombina, da anni frequentatore del campo di bocce di villa Sinigaglia, avverte dell’arrivo dell’ordine di arresto. Inizia così una fuga rocambolesca, alla ricerca di un rifugio sicuro, che viene infine raggiunto a Nebbiano, nel fabrianese, in una casa colonica messa a disposizione dai coraggiosi amici Fibbi-Salvatores. Nei dieci mesi successivi, segnati dalla clandestinità, i protagonisti dei diari vivono isolati dal mondo, nel terrore di essere riconosciuti e denunciati, del tutto privi di notizie sulla sorte dei loro cari. Il passaggio del fronte nell’agosto del 1944 riaccende la speranza in una prossima conclusione della guerra e nella nascita di un mondo più giusto. Ma l’ipocrisia di un reintegro, in realtà solo formale, che mirava al mantenimento delle gerarchie universitarie create dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali, stroncherà ben presto queste illusioni.

pagine 230
isbn 978-88-7326-167-4