Questo libro-opera di Rita Vitali Rosati dal titolo eccentrico è, in verità, uno strumento classico per meglio leggere, non solo l’itinerario artistico dell’autrice , in campo ormai da un quarantennio, ma piuttosto una sorta di consuntivo, una convocazione, un invito ad uscire dalla caverna platonica dove, al buio, non vi è conoscenza, dove tutto è indistinto. I “prigionieri” dovranno uscire da quella notte, avvistare il mondo e gli altri, per pensare, incontrarsi, distinguersi e parlare. Dalla naftalina alla luna è, così, una chiamata alle armi, un amorevole invito, ad un confronto diretto e radicale, intenso ed emotivo, profondo e solare affinché tutto sia più palese, magari alitando verso la luce notturna della luna. Leopardi chiamò la luna “notturna lampa”: voleva dire che l’artista lavora nella propria “caverna” che è la vita esplorando l’oscurità del proprio inconscio, il dolore e le gioie, personali e degli altri e poi parla e dice, espone al pubblico il suo discorso, fa un consuntivo, si augura, come Guido Cavalcanti, che la sua ballata possa “gir infra la gente”. Borges ha sostenuto, a ragione, che “ogni autore è autore di un solo libro”. Rita Vitali Rosati chiama a sostegno del suo libro le voci di altri, persone e “personaggi” eterogenei, appositamente. Arti e mestieri sono qui rappresentati. Il popolo si mostra nella sua fertile differenza, con il volto dei vari ruoli: il musicista, il pittore, il poeta, il critico letterario, l’artigiano etc. Una sorta di galleria decameronica, dove ognuno esce dalla sua “caverna” e parla, parla finalmente. Questo è un libro unico e “allegro” ed è anche uno “strumento” che meglio aiuta a comprendere l’attualità, non tanto o solo dell’arte, è ovvio, quanto piuttosto a richiamarci. A salutarci. Siamo davanti ad una inchiesta. Quelle voci convocate da Rita Vitali Rosati sono un regalo, richiedono l’umile e affettuoso ascolto che è poi la finalità interna dell’atto estetico, della poesia più in generale.
Dalla naftalina alla luna
€16,00
Esaurito