Questi racconti sono ambientati per lo più nell’ultimo ventennio del Novecento. Di quegli anni cruciali l’immaginazione narrativa di Maria Grazia Maiorino liberamente scompone e ricompone frammenti; ritornano alcuni personaggi, temi e luoghi familiari ai lettori delle raccolte precedenti, visti da angolature diverse, in altri viaggi e atmosfere, reali e mentali, come a formare un romanzo-mosaico, dove si cercano fili da riannodare per tessere la tela di una coralità e di un’appartenenza. Chi scrive si mette in gioco, azzarda il discorso metanarrativo, chiede partecipazione e complicità al lettore. Le storie non si snodano in modo realistico; potrebbero forse rientrare nel filone chiamato realismo magico: affiorano le piccole epifanie del quotidiano, i momenti di grazia, in cui la vita non viene fotografata ma ricreata; prendono forma le possibilità mancate, le trame della mente e le figure dell’inconscio; si intravede un oltre che è l’essenza di tutto, il mistero celato in ogni vita. Impronte sulle quali continuare a camminare e a raccontare, interrogando il presente più che il passato. Ricordi dove l’assenza si trasforma in presenza, la realtà percepita sfuma in evocazione, la memoria si affida alle associazioni analogiche e ai simboli propri del linguaggio poetico.
Frammenti per un personaggio
€15,00