«Quando ero ragazzo, il mio Rabbino ripeteva che anche una pietra, un semplice pezzo di roccia, ha la forza di volontà per essere tale. In quei tempi, ancora giovane, non riuscivo a comprendere del tutto il senso di quell’insegnamento. Ma oggi, che della volontà ho fatto la mia forza, adesso, finalmente, ho compreso le parole del mio Maestro».
Gelem, Gelem (camminando, camminando) è una canzone che parla dei Rom e che viene spesso riconosciuta a livello internazionale come l’inno del popolo nomade. E questa è la storia di un ragazzo di religione ebraica, Ariel, che diventa uomo attraverso una serie di incontri particolari lungo il suo cammino di vita. Un viaggio solitario, a volte doloroso ma affascinante, in cui il protagonista, senza accorgersene, accantona le proprie radici. Con il tempo, però, le certezze con cui è cresciuto lo faranno ravvedere. Questa storia può essere il percorso intrapreso da tutti coloro che, con la forza di volontà, sanno reagire agli eventi drammatici della vita e che sono pronti a combattere in nome di un ideale puro e meraviglioso. Forse potrebbe essere la storia di ognuno di noi.