In questa raccolta di racconti brevi e riflessioni, ho cercato di concentrare lo sguardo sulle persone che ho incontrato come operatore umanitario tra Africa, Italia, Europa e Mar Mediterraneo.
Ho dialogato con autorità istituzionali, professionisti del comparto sanitario e della protezione civile, professori, giornalisti, volontari, società civile e persone comuni.
Sono entrato in relazione con migranti e indigenti: un’umanità fragile ed errante ma portatrice di diritti e incredibilmente viva, che fugge da guerre, miserie, disastri naturali ed economie senza più etica.
In mezzo a questa complessità ho un pensiero costante che mi accompagna e mi permette – ancora oggi – di continuare a resistere, per il nostro pianeta e per chi ci sarà dopo di noi: la consapevolezza di una scelta individuale ma contagiosa, perché nobile, umile e sacra. Lavorare in sinergia con altri, tra meridiani e paralleli della ragione anche distanti, con un obiettivo comune: ripudiare le violenze, le guerre e i conflitti, in ogni loro declinazione o forma.
Per costruire un pezzo di Pace.