Lo scopo delle epigrafi è quello di comunicare messaggi, la cui comprensione è strettamente legata non solo al testo scritto, ma anche al supporto sul quale sono state incise le iscrizioni e al loro contesto di provenienza. Ogni epigrafe racchiude molteplici informazioni di varia natura, che, se ben valorizzate, si possono rivelare preziose per ricostruire le dinamiche sociali che caratterizzavano la vita delle città romane. Lo studio su un campione di 134 epigrafi latine volubilitane, datate tra il 44-45 e il 280 d.C. e con determinati requisiti (a carattere pubblico, rinvenute in un luogo della città noto e con testo integro o tale da consentire di metterlo in relazione con persone, divinità e/o edifici, monumenti, luoghi della città), è stato condotto tenendo presente quest’esigenza: il risultato è la raccolta di numerose informazioni, in parte già note e in parte inedite, che forniscono un quadro dettagliato sulle relazioni tra le famiglie locali e il loro riflesso nella vita politica e religiosa di “Volubilis”. La gestione di tali dati è resa agevole dal loro inserimento all’interno del “Volubilis” DataBase Epigrafico, che consente, grazie a un’interfaccia grafica semplice e intuitiva, non solo un facile reperimento delle informazioni, il rapido aggiornamento di quelle esistenti e l’inserimento delle nuove, ma anche l’esecuzione di un ampio numero di ricerche personalizzate.
Gestione e studio delle iscrizioni latine volubilitane
€20,00