«Cade a proposito il tema umano del civismo di Gianni, che questo libro evoca in suo nome, giocando sul cambio di ruolo con il famoso ottimismo di Tonino Guerra» (Luca Cesari).
«Gianni Giannini era un uomo dalla vita profumata: di fiori gialli, pane e arte. Se ne stava al lato della piazza di Pennabilli, nell’amato Montefeltro, con la camicia rosa che gli andava larga, i polsini ripiegati all’interno. Agitava la mano benedicente, l’indice esile indicava sempre qualcosa di nuovo. Era stato un cacciatore di bellezza e quando non la trovava, la creava lui. Aveva fatto del suo borgo una capitale estetica…» (Gabriele Romagnoli).
Una vita in dieci tappe
1936: il 14 luglio nasce Gianfranco Giannini, per tutti “Gianni”, da mamma Flora e babbo Giuseppe.
1960: il 22 febbraio Gianni e Silvana si sposano.
1970: nasce la Mostra di Antiquariato di Pennabilli.
1976: la mostra entra, prima in Italia, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana come Mostra nazionale dell’Antiquariato.
1985: Gianni viene eletto Consigliere provinciale.
1986: Gianni e Tonino Guerra si incontrano per la prima volta.
1989: Tonino Guerra si trasferisce definitivamente a Pennabilli nella “Casa dei mandorli”.
1989: ha inizio il connubio operativo tra Tonino Guerra e Gianni che si adopera per realizzare le idee del poeta del cinema a Pennabilli, nella Valmarecchia e nel Montefeltro.
2016: il 5 maggio Gianni riceve la benemerenza civica presso il teatro Vittoria di Pennabilli.
2020: il 13 dicembre cala il sipario sulla vita di Gianni.