“Vista dall’aereo o su una mappa, la città appare come l’orma di un piede. Un piede sinistro, con il pollice all’ospedale e il mignolo in via dei Cappuccini. L’orma del piede destro è a Roma. Sarebbe il rione Regola, dove avevo casa in san Salvatore in Campo quando il mio lavoro e il mio ufficio erano al sesto piano di via Botteghe Oscure, quello della stampa e propaganda.
Quella città vera, dove niente è come appare a prima vista, diventa tuttavia un racconto pieno di fantasmi che sembrano realtà, e di realtà che sembrano favola, finendo per assumere le caratteristiche di qualcosa che è impossibile non cercare e non possedere. Con l’aiuto di un capitano di ventura, Boccolino Guzzoni, che tornato dal passato sembra dire al lettore che non sempre uno sconfitto, cacciato dalla sua città, impiccato a Milano ma tuttora titolare della piazza principale di Osimo non ha niente da dire ai posteri che lo volessero interrogare.
Giù le mani dagli osimani
€15,50
pagine | 288 |
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isbn | 978-88-7326-083-7 |