Rielaborare una memoria collettiva significa per un gruppo sociale scegliere insieme ciò che di una esperienza passata è rilevante in relazione ai valori, ai sentimenti, agli interessi che i membri del gruppo pongono alla base della loro convivenza. In questo modo le singole memorie vengono a contatto tra loro, interagiscono, comunicano, scelgono ciò che è significativo per l’identità dei membri di un gruppo e selezionano una certa rappresentazione del passato. Essendo però le società moderne somme di più gruppi sociali, ogni gruppo con le proprie scelte può costruire del passato una sua precisa rappresentazione, entrare in conflitto con la definizione comunemente accettata da parte di un altro gruppo sociale.
Proprio dall’analisi di una rappresentazione del passato è dedicato questo lavoro, nel quale, tramite la ricerca, la catalogazione e l’analisi di cippi, lapidi e monumenti dedicati alla Resistenza nella provincia di Ancona, si tenta di dimostrare che la rappresentazione della memoria collettiva della seconda guerra mondiale non è stata né facile né univoca, sottolineando in questo le differenze profonde che esistono tra la costruzione della memoria della prima e della seconda guerra mondiale.
I luoghi della memoria
€13,50
Esaurito
pagine | 176 |
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isbn | 978-88-7326-050-9 |