“Il mondo attorno” è quello che ha trovato, uscendo dal grembo materno, il bambino al quale questo libro è dedicato: e allora non solo il sonetto che a lui si riferisce, ma in pratica anche tutti gli altri possono essere considerati quasi una descrizione di ciò che egli stesso troverà nel suo percorso, comprese certe nostalgie con cui il tempo sostituirà entusiasmi e stupori per le scoperte di oggi, per le conquiste del futuro più ravvicinato.
Il modo per esprimere tutto questo è ancora una volta la struttura in metrica rimata che in otto secoli non ha mai perso efficacia e capacità di adattarsi all’attualità, oggi quella in cui la disposizione all’ascolto e l’attenzione si sono ridotte all’osso: la lettura di un sonetto dura un minuto scarso, più o meno quanto un servizio di telegiornale, e i caratteri che impiega sono all’incirca quelli ammessi per un post sulla piattaforma social X.