Il presente lavoro è una nuova lettura della cosiddetta “settimana rossa”, ovvero quei moti insurrezionali a carattere antimilitarista che trovarono la loro causa occasionale nell’eccidio avvenuto ad Ancona durante la celebrazione dello Statuto Albertino, il 7 giugno 1914. Un moto di cui pensiamo di conoscere tutto, sbagliando, come dimostra questo studio davvero originale nell’impostazione e nelle fonti.
Anche l’evoluzione cronologica della rivolta e i dati sui partecipanti e i protagonisti sono stati nuovamente ricostruiti a partire dalle informazioni riportate nei rapporti compilati dai funzionari di pubblica sicurezza, così com’è stato riesaminato tanto il contesto storico nazionale in cui la vicenda si colloca quanto la sua ricaduta politica in ambito sociale sulla base degli atti giudiziari e degli articoli del quotidiano locale. In questa prospettiva l’evento, pur collocato nello specifico territorio anconetano, appare come un tassello essenziale nella storia politico-istituzionale nazionale antecedente la prima guerra mondiale, preannunciando il cedimento del modello liberale giolittiano e l’avvento del movimento nazionalista. La settimana rossa, si pone, quindi, come prodromo di quella violenta crisi sociale che investirà il paese al termine del conflitto bellico.
(dalla Prefazione di Maria Salvati)
Il processo alla Settimana Rossa
€16,00
Esaurito
pagine | 252 |
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isbn | 978-88-7326-229-9 |