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“Il Resto del Carlino” nelle Marche

€13,00

“Il Resto del Carlino anziché il Resto dello Zigaro, come gli altri fondatori avevano proposto. E marchigiano fu uno dei primi direttori, che fra l’altro inserì un’intera pagina sulle Marche e a guidarla chiamò un giornalista marchigiano. Ma poi, dall’immediato dopoguerra, ecco, via via, le pagine di cronaca, sempre più numerose, dedicate alle province delle Marche – ultimissima Fermo – ed elaborate da redazioni che operavano all’interno di un ampio quadro unitario e tuttavia con spazi corposi di autonomia.
Messe insieme, quelle pagine andarono a formare una figliolanza capace di dare una fisionomia più articolata e complessa al padre bolognese, rendendolo, anche per i loro non episodici interventi nella parte nazionale del giornale, un po’ meno bolognese e un po’ più marchigiano. In oltre sessant’anni, decine, centinaia di nomi: capiservizio, vicecapiservizio, redattori, corrispondenti, collaboratori, tuti marchigiani. Ora Martino li cita uno per uno, in un’incontestabile anagrafe di marchigianità alla quale, per l’impegno e la passione con cui essi hanno osservato, capito e raccontato la loro terra, ha corrisposto un naturale e peculiare timbro di sensibilità e di visione del mondo. Le Marche, sì. La moderazione, la pazienza, la tolleranza, l’umanità, il buon fatalismo delle Marche”.
Dalla Prefazione di Giancarlo Liuti

(1885-2007) Gli uomini, la storia

pagine 128
isbn 978-88-7326-103-2