Secondo le più recenti stime annualmente in Italia un numero oscillante tra le 6 e le 12 persone ogni 100.000 abitanti riporta menomazioni permanenti, più o meno gravi, in conseguenza di una Grave Cerebrolesione Acquisita, causata da una malattia o da un trauma cranico. Questi eventi patologici solo in un numero minimo di casi si risolvono con il ritorno in breve tempo ad una condizione di vita identica o molto simile a quella precedente. Per tutti gli altri rappresentano l’inizio di un lungo periodo di cure, prima in ospedale e poi in diverse strutture di riabilitazione, il preludio ad una vita intera in condizioni di disabilità che coinvolgono, per gli effetti economici e psicologici, l’intero nucleo familiare. Quando i pazienti escono dai reparti di riabilitazione i servizi spesso perdono le loro tracce, ma il loro reinserimento sociale risulta tutt’altro che scontato: in pochi altri casi, infatti, la malattia isola e confina con una tale violenza, sconvolgendo le abitudini e le relazioni familiari e amicali precedenti.
Si è voluto, allora, raccogliere e pubblicare alcune storie di malattia di persone con Grave Cerebrolesione Acquisita e delle loro famiglie, perché possano essere una testimonianza corale del disagio e delle difficoltà che queste incontrano nel faticoso tentativo di riaprire il dialogo interrotto con la realtà circostante, ma anche del coraggio e della forza inaspettata che famiglie “normali” riescono ad attivare quando vengono travolte dal dramma di simili eventi.
La speranza è che ciò possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica attorno a queste problematiche, anche nell’ottica di promuovere politiche regionali mirate e possibili interventi di supporto da parte dei servizi sanitari e sociali.
In balia delle onde
€15,00
Esaurito
pagine | 192 |
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isbn | 978-88-7326-125-4 |