In questo nuovo libro degli allievi della Scuola di cultura e scrittura poetica “Sibilla Aleramo” c’è una novità fondamentale: bisognava scrivere su un tema particolare costituito questa volta da una tela, La città ideale, di autore ignoto. Si tratta di uno dei quadri più emblematici e nello stesso tempo misteriosi del nostro Rinascimento. Una città fatta solo di piazze e palazzi con uno sfondo collinare, assolutamente priva di abitanti, con qualche rado vegetale alle finestre e due tortore ferme su un cornicione. Nelle poesie e nelle brevi prose poetiche con le quali gli allievi hanno interpretato e letto en poète la tela, sono stati raggiunti spesso risultati migliori anche rispetto ai “testi liberi”.