Urbino 1451: il conte Federico ha iniziato quel cammino che lo porterà a divenire Duca e a fare del Ducato di Urbino una delle più importanti Signorie italiane.
Viene indetto un torneo per festeggiare lo Sforza salito sul trono di Milano. Sarà questo il giorno forse più terribile della vita di Federico. La lancia di Guidangelo de’ Ranieri trapassa la cerata, trafigge l’occhio destro e spezza il naso di Federico.
Questo è il momento centrale e finale del romanzo.
Tutt’attorno una serie di personaggi che vivono vite differenti, ma si troveranno tutti a guardare la giostra. Cavalieri, pittori, poeti, pastori, frati compongono un affresco variegato e colorato della vita urbinate (e italiana) del Quattrocento.
Pagine che scorrono veloci e intense, pagine che ci riportano al piacere vero della lettura.