Anticipando i più importanti sviluppi storici dell’Italia contemporanea (adozione del regime repubblicano e degli istituti della democrazia parlamentare; Costituzione democratica; laicità dello Stato; ampia politica di riforme; partecipazione popolare) la Repubblica Romana del 1849 si configurò come in regime politico più avanzato del Risorgimento italiano e, al tempo stesso, come la prima, moderna espressione di uno stato italiano, libero e indipendente.
Quest’autentica primavera della nazione non solo concluse drammaticamente la propria esistenza in seguito all’aggressione militare di quattro eserciti stranieri intervenuti per ripristinare il potere temporale del papa, ma è rimasta a lungo dimenticata dalla cultura storiografica italiana ed europea.
Sulla scia di una vivace fioritura di studi sull’argomento, il volume, frutto un lungo ed articolato lavoro di ricerca, indaga le caratteristiche salienti di questa coraggiosa prova della democrazia italiana: l’affermazione di una nuova classe dirigente, il corso degli eventi sul piano politico, militare e diplomatico, l’esperienza repubblicana nelle diverse periferie; l’attività costituente, le origini e la struttura della Carta costituzionale più evoluta del XIX secolo; la presenza di un giornalismo libero e moderno, sviluppatosi nella capitale come nelle altre principali città dello Stato; gli inediti spazi di partecipazione interpretati dai Circoli, dalle donne e dagli ebrei; la vivace opposizione liberal-moderata; il tutto sotto il segno, tra gli altri, di Giuseppe Mazzini che, in quei mesi del 1849, sperimentò la sua prima ed ultima esperienza di governo.
La primavera della nazione
€20,00
Esaurito
pagine | 304 |
---|---|
isbn | 978-88-7326-094-3 |