a cura di Annalisa Cegna
Attraverso l’autobiografia di una giovane donna, maestra per passione e fascista per conformismo, si è voluto aggiungere un nuovo tassello al quel variegato mosaico che è la storia femminile della seconda guerra mondiale.
Caparbia e ribelle, determinata a scrollarsi di dosso l’autorità paterna, spinta dal bisogno di conquistare la sua libertà, l’autrice si contraddistingue per decisioni tanto impulsive quanto audaci.
In un susseguirsi di eventi tragici – dalla fuga al nord al seguito della milizia repubblicana, all’esperienza del carcere in ragione di un’accusa di collaborazionismo – ricostruiamo, mediante il suo racconto, la guerra nella sua dimensione privata, come luogo di un’esperienza individuale e, al tempo stesso, le vicende belliche negli aspetti pubblici e generali.