Questo diario narra della cattura e della prigionia di un marinaio italiano dall’8 settembre 1943 fino alla libertà.
Paura, angoscia, macerie, morte e, infine, la felicità della liberazione.
Un viaggio e una riflessione di profonda sofferenza e umanità, per non perdere la memoria di un periodo terribile e confuso.
E, come chiude il diario: “L’altra tragedia non l’ho scritta”.