Claudio Salmoni è stato un uomo di grande ingegno e cultura, un politico onesto e generoso, una delle intelligenze più pacate, lucide e ferme che la nostra vita democratica ci abbia dato. Come tutte le persone intelligenti possedeva un’ironia innata, che usava non solo nei confronti degli altri ma anche verso se stesso. Utilizzò questo dono per comporre versetti satirici ed epigrammi, o per disegnare scenette caricaturali. Lo faceva continuamente e ovunque si trovasse: nelle riunioni di partito, durante le sedute del consiglio comunale di Ancona, nei convegni e nei congressi, negli incontri interpartitici romani, al ristorante o a cena a casa di amici. Scrisse poesie mordaci e disegnò strisce e caricature a centinaia, che poi regolarmente regalava agli astanti. Molti, dopo averle lette, le buttavano; altri invece le hanno conservate, anche nella memoria. Rodolfo Baldelli ha ritrovato disegni e versetti satirici, li ha raccontati, spiegati e commentati per restituire loro il contesto politico e sociale indispensabile per gustarne la sapidità che esprimevano. Ne è nato uno spaccato della vita della città e del repubblicanesimo locale e nazionale degli anni ’60, ormai dimenticato. Questo libro diventa così riscoperta di storie politiche e umane, ma anche, o soprattutto, di passioni ed emozioni oggi forse introvabili.
Lascia Guido che mi scaldi all’idea di Garibaldi
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Esaurito