Della morte si sa che essa è ineluttabile, a differenza di ogni altra cosa. È per questo che sconvolge, lacera e induce alla disperazione. Tanto “avvincente” è il suo potere che ciascuno si difende a modo proprio: con la scaramanzia, con l’esorcizzazione, con la religione. Eppure c’è chi, sofferente oltre ogni umana immaginazione, la morte la cerca e la pretende. E la pretesa è finalmente divenuta oggetto di legge e di dibattito quanto al diritto all’eutanasia e al suicidio assistito. Questo libro ne parla volutamente con leggerezza, pur entrando nella tecnica, in un colloquio serrato con Ramon Sampedro che l’esperienza dell’invocato proprio fine vita l’ha vissuta di persona.