Il tracciato narrativo di Melodik@ condivide l’universo psichico dei romanzi precedenti dell’autrice. È un cammino a ritroso, quasi una caccia al tesoro, nella quale piccoli gioielli dimenticati, oggetti preziosi soprattutto per il loro valore emozionale, sono evocativi di sentimenti e accaduti passati e presenti.
Il racconto si sviluppa lungo un tracciato stilistico ad andamento non lineare. Personaggi e vicende legati alla protagonista si accompagnano a un coro di voci principalmente femminili situate su piani transitori differenti e lontani tra loro. Il fil rouge è costituito da un sentimento di leggero malessere, una sofferenza pertinente a ciascuna esperienza individuale.
Il titolo non è soltanto un riferimento alla musica che la protagonista ascoltava da bambina dal giradischi di sua madre: è una indicazione chiara del fatto che tutto, alla fine, trova la propria armonia, anche il percorso che appare più spericolato non può che terminare in un raggiunto equilibrio, quasi un ordine cosmico dove proporzione, misura, simmetria, regolarità convergono inconfutabilmente nel vissuto di ciascuno di noi.