Poesie, fermare una impressione, uno stato d’animo.
Poesie che echeggiano intime ricordando affetti. Mio figlio Giuliano, “come pietra lo vidi, lo spazio di vita concluso”, Ivana “ecco sua madre, lo coccola è un amore intenso, protettivo di madre”, si spegneva poco dopo. Due ombre, due volti che assediano la mia vita. E poi Valeria, la mia compagna “guardavamo le rondini dalla tua finestra, portavano via l’estate”, l’autunno l’avrebbe rapita per sempre. Poesie che ballano tra la vita e la morte, che cercano momenti di conforto che la vita può dare.
Poesie, a volte gridi di dolore, a volte carezze di dolcezza e speranza. Forte è il rapporto con il tempo “è ripida questa salita, avanzo a fatica”, forte il male che morde. Forte il ricordo di mia madre, “la commuoveva il mio bacio sulla fronte, che le strappava un sorriso, malinconico”. Difficile la pacificazione con il tempo quando la vita è così avara e ti regala notti inquiete e quando la vitalità dell’amore, con l’età avanzata, sembra assumere aspetti illusori e ti affidi alla rassegnazione “poter lodare un bacio che da tempo non c’è più, regalare una rosa cogliendo un sorriso”.
Poesie che vivono gli amori ancorché diversi, “il suono della risacca dà al mare voce modulata, la natura improvvisa così una melodia”.
Poesie.