Continua il viaggio tra sonorità naturali ed introspettive alla ricerca di una diversa dimensione della conoscenza, della consapevolezza, dell’essenza e dell’ascolto, la ricerca di sinergia tra le emozioni che intorno in ogni istante accadono, e noi stessi.
In qualche modo e da qualche parte del mondo, ci si salva.
Lì avviene la felicità.
Quel luogo sconosciuto è il nostro cuore, sostanza e materia del nostro vissuto.
Pietra e goccia, in un corpo unico, fragilità e forza.
Ci salva e ci spezza, ma in fondo ci tiene in vita.
E in questo abisso dove fluiscono lacrime, l’anima trova il coraggio di non soccombere.
E i ricordi sovrastano i giorni.
Questo libro è una dedica a chi manca e a chi amiamo, a chi ci sfugge e a chi invece, voleva restare.
All’innocenza di un fiore e di una madre, alla bellezza delle cose.
Alla fanciulla che cresce ma rimane bambina, e con quegli occhi, guarda il mondo a modo suo.
Dopo «Sii fiore», una nuova rinascente scoperta.