Collaborazionisti o patrioti? Uomini che si pongono al servizio dello straniero occupante il suolo patrio o precursori che, in anticipo di lustri, vogliono introdurre nella nostra realtà i principi illuministi? Ecco uno dei quesiti che la ricerca vuole esplorare. Insieme alla domanda circa il reale influsso degli anni napoleonici nella formazione della “identità” della città di Osimo.
In anni tormentati e turbolenti emerge la figura di Cesare Gallo, amministratore pubblico capace e troppo avanti rispetto ai tempi, nobile di animo e di comportamenti, sfortunato in politica e negli amori. Emerge Filippo Buttari, coraggioso e attento alle esigenze del popolo.
Le cronache ci offrono le mille astuzie dei contadini per sfuggire alla coscrizione, il volto becero delle forze dell’ordine, l’incarcerazione dei padri al posto dei figli renitenti, lo scontro a fuoco e il successivo saccheggio di una casa di contadini nella zona di San Giovanni. L’aspro confronto per il controllo del Collegio Campana, la storia della Villa di Montegallo, il nomi dei santi protettori della città, santi protettori poi traslocati.
Osimo napoleonica
€10,00
Esaurito
pagine | 274 |
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isbn | 978-88-7326-209-1 |