Intorno a una bottega di generi alimentari di Castelfidardo, si dipanano le vicende di una famiglia, tra episodi di dolore e momenti di grazia, sconfitte e vittorie, come in una tombola in cui a estrarre i numeri è la Storia.
Una narrazione straordinaria che corre lungo tutto il Novecento, raccontata attraverso gli occhi dei suoi protagonisti. Le voci di Mariuccia e Armando si alternano e si susseguono nel tentativo di restituirci un ritratto di Nana, cuore pulsante del racconto, una donna tenace e ostinata, ma anche sfuggente e indisciplinata.
Con una scrittura elegante e concreta, talvolta implacabile nella sua sincerità, l’autrice travalica tempo e luoghi per un romanzo che si legge con levità e con malinconia, con stupore ma soprattutto con affetto per questi personaggi e la loro esemplare dignità.