I percorsi infranti che propone questo volume sono quelli di un’Italia che, tra persistenze e mutamenti, si avviò nella prima metà del Novecento verso una modernità contrastata , ricca di luci e di ombre, di faticosi progressi e pericolose involuzioni: anche da questo complesso e mutevole lascito sarebbe scaturita una non facile scelta identitaria, quella di un paese democratico e repubblicano. L’influenza della politica e dell’ideologia militante, un certo ritardo storiografico e il ricorrente uso pubblico della storia nel secondo dopoguerra hanno però ridimensionato, se non cancellato, il significato delle vicende che, in questa sede, vengono ricostruite privilegiando la sintesi sull’analisi: dall’impegno femminile suffragista del 1906 alla Settimana Rossa, dall’innovativa proposta di Arturo Mugnoz alla “battaglia più alta della storia”, dalle consultazioni politiche del 1924 al delitto Matteotti, dalla Resistenza alla tragedia dei dispersi e dei prigionieri del secondo conflitto mondiale.
Basandosi su un’articolata serie di ricerche archivistiche e documentarie e sulla rivisitazione delle ultime novità storiografiche in materia, il libro presenta un’interpretazione e un approccio singolari agli avvenimenti che segnarono in maniera determinante la storia italiana del secolo scorso.
Percorsi infranti
€13,00
pagine | 144 |
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isbn | 978-88-7326-042-4 |