«Con Anna Elisa ha preso da noi congedo una poetessa di grande finezza, persona delicata, dolce, autenticamente e profondamente umana in questi tempi di tanto diffusa durezza di cuore. Resta la sua poesia, semplice, diretta, disarmante nella sua dolente vicinanza ai nodi più intimi di ogni singola vita, con escursioni dall’umorismo brillante alla più calda pietas per le creature ferite (in sostanza, tutte le creature o quasi)».
Dalla Prefazione di Alessandro Fo