Questo libro è prezioso perché fa sentire come le persone vedono i luoghi. Sono scritture limpide, si capisce tutto benissimo, non ci sono artifici letterari e le narrazioni ci portano dentro i luoghi come se fossimo lì anche noi. Leggendo queste testimonianze viene voglia di parlare con ognuna delle persone che raccontano, viene voglia di dire con forza che i paesi non moriranno. Torneranno i paesi, torneranno i monti. (Franco Arminio)
La prima immagine che mi viene alla mente leggendo queste 18 storie di vita e il racconto di come e da chi sono stati costruiti è quella del caleidoscopio, della complessità plurale, multicromatica. Un sistema di nomi, di luoghi e di persone radicato su un ambito di territori che hanno contiguità o affinità di esperienze. Esperienze che suggeriscono l’idea guida di una nuova possibile coscienza comune del ‘Riabitare l’Italia’, quella della ‘coscienza di luogo’ contro gli abbandoni e la marginalità. (Pietro Clemente)