È una raccolta bizzarra, fantasiosa, fatta di divagazioni, aneddoti, riflessioni, sogni, racconti, in cornici di mare e di terra. Un taccuino consapevole e divertito attraverso cui l’autore osserva (e vive) il mondo. Sono brani che – forse nati altrove – hanno rivendicato il loro diritto di abitare in un libro vero: un libro che, fingendosi allegro e disimpegnato, sa parlare della nostalgia per qualcosa di straordinario, irripetibile, apparso, un tempo, nei perimetri poveri (e mai invece tanto ricchi) della realtà.