Dicembre 1443, Camerino nella Marca. Dopo le vicende tragiche narrate in Sono tornata, l’uccisione del marito, due fughe precipitose e nove anni trascorsi alla corte di Pesaro ospite dei genitori, Elisabetta Malatesta Varano è riuscita nell’impresa che aveva giurato di compiere. Ritorna a Camerino come Reggente della Signoria per il figlio Rodolfo IV e il nipote Giulio Cesare.
Nei cinque anni successivi governa il popolo “con materna sollecitudine” come ha promesso quando si è insediata, facendo rinascere i commerci, le arti e la vita di corte e tessendo la trama delle alleanze, senza trascurare i viaggi, a Ferrara, a Venezia, e le cavalcate per il contado della Signoria. Intorno ci sono gli affetti: la figlia Costanza, che cresce come donna e letterata e le cui composizioni sono conosciute in tutte le corti d’Italia, la piccola Primavera con la sua giovane e purissima vocazione religiosa, Rodolfo e Giulio Cesare che si addestrano alle difficili arti della guerra e del governo. E poi il capitano Venanzio, che le è vicino con discrezione e tenerezza: un amore forse impossibile, ma intenso e devoto.
Infine una nuova tragedia segna la vita di Elisabetta. E questa donna mai domata si trova ancora una volta a tentare di rinascere, in una dimensione tutta nuova e spirituale che le chiederà, come sempre, di saper ricominciare.
Sullo sfondo, l’Italia del Rinascimento: le alleanze, i tradimenti, le tensioni, ma anche le grandi personalità che indirizzano la politica, l’arte e la vita civile verso nuove mete e nuovi ideali.
Saprò ricominciare
€15,00
pagine | 196 |
---|---|
isbn | 978-88-7326-339-5 |