Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1849, dopo quattordici ore di seduta assembleare, nasceva la Repubblica Romana. Si trattò del primo esempio di Stato democratico e repubblicano nella penisola, fondato sul suffragio universale e sui valori di libertà, giustizia e nazionalità, am anche dell’unica concreta pratica di governo di Giuseppe Mazzini, della realizzazione più completa delle aspirazioni patriottiche prima dell’Unità e di una delle poche felici esperinze di riforma e di modernizzazione della storia italiana: la fine di questa epopea fu determinata dall’invasione di quattro eserciti stranieri, giunti illegittimamente in Italia centrale con il chiaro scopo di restaurare il potere temporale di un papa, Pio IX, che nel novembre precedente aveva clandestinamente abbandonato i propri possedimenti. Alternando ricostruzioni di insieme a indagini settoriali, tematiche originali ad altre esplorate da una storiografia per molti versi datata e superata, ricerca archivistica e metodo biografico e prosopografico, il volume indaga aspetti e protagonisti della Repubblica del 1849 e offre una molteplice chiave di lettura di quegli eventi, senza alcuna pretesa di esaustività e informando sui recenti contributi scientifici sulla materia. L’opera ha preso spunto dal convegno di studi tenutosi sulla Repubblica Romana il 9 febbraio 2001 a Senigallia ed è venuta ampliandosi in tempi e modalità diverse, secondo un articolato progetto di ricerca coordinato da Marco Severini.
Studi sulla Repubblica romana del 1849
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