L’interesse nei confronti della didattica della storia e della ricerca storica su scala locale ha condotto l’autrice ad approfondire il tema dell’istruzione a Castelfidardo esplorando un arco temporale di circa cento anni, dall’Unità d’Italia agli inizi degli anni ’60, delimitato da due provvedimenti legislativi di grande rilievo: la legge Casati del 1859 e quella istitutiva della scuola media unica del 1962.
Muovendo da alcune domande sul presente, sollecitate dai più recenti dati ISTAT relativi all’istruzione a Castelfidardo, ha avuto inizio l’indagine sul passato che si è soffermata su quattro periodi: “Dall’Unità d’Italia alla fine del XIX secolo”, “L’età giolittiana e gli anni della Grande Guerra”, “Il ventennio fascista”, “Dalla Liberazione alla metà degli anni ’60”.
Le variabili prese in esame: il tessuto socio-economico della città, la capacità e volontà dimostrata dalle amministrazioni comunali che via via si sono succedute di farsi carico della questione “istruzione” applicando la legislazione nazionale, le risorse messe in campo ed utilizzate, il ruolo svolto dai Direttori didattici o da altre autorità scolastiche, dai docenti, dai discenti e dalle loro famiglie, sono state messe in relazione tra loro, dando la “parola” ai documenti e alle fonti di archivio e attingendo, contemporaneamente e, dove possibile, alla storiografia per leggere la realtà dell’istruzione a Castelfidardo in rapporto al più ampio contesto della storia nazionale.
Ne è emerso un quadro interessante, ricco di luci e di ombre, non esaustivo, che viene ricostruito capitolo dopo capitolo, fino a giungere a formulare delle risposte agli interrogativi di partenza.