La biografia grafologica di Gaspare Spontini musicista, compositore, direttore d’orchestra. Nato nell’ultimo quarto del Settecento, vissuto in Italia, a Parigi, a Berlino, ha viaggiato moltissimo attraverso l’Europa, dedicandosi alla musica, che aveva scelto per sé come professione e passione. Gli epistolari e gli spartiti musicali offrono un quadro a tutti gli effetti vivo e vivace del genio e del temperamento di questo personaggio sanguigno, determinato, acceso dalla passione e al tempo stesso a caccia della perfezione.
Il taglio particolare di questo libro aiuta il lettore a capire l’uomo-artista Spontini. Lo studio grafologico del carteggio epistolare con alcuni musicisti contemporanei come Berlioz, Rossini, Wagner, inquadrato nel clima culturale, musicale e scrittorio dell’epoca, si estende alla grafia musicale dei pentagrammi. Là dove i simboli letterali si susseguono al pari delle note sulla carta, secondo il ritmo impresso dal Compositore, le due autrici indagano su segni, linee e movimenti da interpretare, sui gesti che esprimono i tratti temperamentali anche contradditori dello scrivente.
La correlazione che dallo studio emerge tra la scrittura sia formale che spontanea e la grafia musicale con il proprio codice comunicativo e di organizzazione dello spazio grafico, ci fa apprezzare l’unità estetica e comportamentale di Spontini alle prese con il mondo esterno. Gli stili variano, gli strumenti mutano, ma scrivere continuerà ad essere un modo importante per descriverci, per conoscere e conoscerci reciprocamente, e non solo attraverso le parole ma anche attraverso le forme della scrittura.