a cura di Stefano Conti
I vari contributi del volume indagano le influenze reciproche, gli scambi, gli incontri e gli scontri tra religione e politica. Si è cercato di analizzare, in ambiti e contesti diversi, il rapporto tra il sacro e l’agire pubblico nel mondo classico, in cui l’Europa affonda le sue radici.
Nell’antica Grecia e nell’antica Roma, per ogni iniziativa politica deliberata dalle assemblee cittadine, dal re, dal senato o dall’imperatore, si deve ascoltare la voce degli dèi. La religione non può prescindere dalle scelte ideologiche e politiche del governo, come d’altra parte questo non può agire senza aver ricevuto l’approvazione divina. Allora come in epoche successive fino alle più recenti, religione e politica sono strettamente connesse e interdipendenti: si intersecano a vicenda, trovano punti di accordo e di contrasto, ma necessariamente si devono confrontare una con l’altra.