Il libro presenta un saggio sulla guerra ai civili nelle Marche ed espone giorno per giorno e luogo per luogo gli episodi più dolorosi vissuti dalle popolazioni dopo l’8 settembre ’43 nella regione, strette tra l’occupazione e le violenze nazi-fasciste e i pesanti e numerosi bombardamenti anglo-americani.
Ricostruendo la realtà tragica del conflitto dal punto di vista dei “civili”, contribuisce anche al recupero di quel rifiuto della guerra che animò nel profondo la resistenza e motivò le tante manifestazioni di sollievo e di gioia che accompagnarono, con l’avanzare del fronte e l’arrivo degli alleati, le tante liberazioni partecipate dalle comunità locali nel corso del 1944. Ricorrendo quest’anno l’80° anniversario, vale ricordare come il ripudio della guerra, iscritto a chiare lettere nella Costituzione, costituisca ancora oggi l’eredità ammonitrice e vitale di quella tragica esperienza.